Imogene (Cimbelino)

Imogene
Imogene dipinta da Herbert Gustave Schmalz
Nome orig.Imogen
Lingua orig.Inglese
AutoreWilliam Shakespeare
1ª app. inCimbelino
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina

Imogene (Imogen) è un personaggio dell'opera teatrale Cimbelino (Cymbeline, King of Britaine) di William Shakespeare.

Suo padre, Cimbelino re di Britannia, vuole darla in sposa al fratellastro Cloteno, figlio della sua seconda moglie, ma Imogene si innamora e sposa invece in segreto il nobiluomo Leonato Postumo. Furioso, Cimbelino bandisce Postumo dal regno e fa pressioni su Imogene perché accetti di sposare Cloteno.

Nel frattempo Postumo dal suo esilio, elogia con tanto calore la virtù di sua moglie da spingere il gentiluomo romano Iachino a scommettere con lui che sarebbe invece riuscito a sedurla.

Giunto in Britannia, Iachino corteggia Imogene, ma viene rifiutato. Non volendo accettare la sconfitta, si introduce con uno stratagemma nella camera della principessa e approfittando del sonno di lei, la scopre della sua veste alla ricerca di un segno caratteristico, che individua in un neo sul petto. Descrivendo a Postumo tale dettaglio del corpo di sua moglie, lo convincerà di averla sedotta e di aver vinto la scommessa. Accecato dall'ira, Postumo invia un servitore ad uccidere Imogene, ma il sicario prescelto svela il piano alla giovane e l'aiuta a fuggire vestita da uomo. Dopo una serie di peripezie, Imogene affronta Iachino, costringendolo a confessare il suo imbroglio a Postumo, la coppia, ottenuta la benedizione del re Cimbelino, può finalmente ricongiungersi.[1]

  1. ^ Masolino d'Amico, Cimbelino, in Drammi romanzeschi, sonetti, poemi, poesie occasionali, collana Tutte le opere di William Shakespeare, vol. 4, Giunti Editore / Bompiani, 2019, p. 1458.

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